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SENZA APPLAUSI - un'istallazione di Dahsmir Arifi e Gruppo Fluido - 2003

Con il mio grande amico Macedone Dashmir Arifi, artista superlativo, ci trovavamo a discutere sulla guerra appena cominciata in Iraq. E subito fu chiara, come sempre, la motivazione di tutte le guerre: il Petrolio.

E allora Das mi raccontò che scappando dalla guerra nei Balcani vide diversi piccoli cimiteri in cui tutte le confessioni erano raggruppate insieme... nasceva così una delle istallazioni più importanti di quell'anno.

il Rettore dell'Università di Filosofia di Genova, CARLO CORMAGI, vedendo l'opera ci scrisse una lettera che considero la più chiara delle critiche mai avute su questa installazione:

Dove un tempo risuonavano le grida stentoree delle contrattazioni, alcuni artisti hanno inaugurato una mostra fuori dal comune, che occupa felicemente l’ampio quadrato disponibile.

La mostra potrebbe definirsi una gigantesca “performance” di cose e non di uomini.
Il motivo ispiratore e’ il rifiuto della realtà presente votata all’eccidio giornaliero.

Il sottointeso e’ la condanna della politica,che, lungo i secoli, sino ai giorni nostri, a ogni livello, matura l’inganno, la violenza, la guerra e la retorica.

Machiavelli ha indicato ne Borgia il simbolo dell’efferatezza politica alla quale fa eco l’altra narrazione: “Dello ammazzare di Vitellozzo Vitellozzi” il militare di turno.

Nella mostra tutto ciò e’ idealmente rappresentato da un gran numero di fiammelle accese all’insegna delle tre religioni: Ebraismo, Cristianesimo. Islam.

Non si tratta della copia di un cimitero.Il rigore formale alla quale e’ consegnata la rappresentazione, raggiunge una drammatica poeticità, che va ben oltre il grido di partenza.

Nella panoramica della protesta, e’ un fatto rilevante, che riprende, in positivo, la protesta del 68, a volte unilaterale, ma ricco di componenti ideali, compresa quella romantica.

Non piu’ gli evviva e gli abbasso, i buoni e i cattivi, piuttosto una matura riflessione sugli avvenimenti sui quali e’ necessario riflettere per correggerli là dove risulta necessario correggerli .

Questo atteggiamento sfiora il metafisico e le fiammelle oscillanti, forti nella loro unità, che per altro recuperano il significato millenare della pietà religiosa, innalzano una preghiera senza parole, affinché la madre, raffigurata nella scultura terminale, non sprechi la sua personale maternità e, domani, non sia costretta a immolare il figlio nell’assalto contro un nemico inventato.

Gruppo Fluido

Max Tedde-Dario Grimoldi-Marie-Eve Merillou-Valentina Valle-Nicolas Stoppa - Dashmir Arifi

Video di Marie-Eve Merillou

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